venerdì 28 ottobre 2022

Dolcetto o scherzetto?

Poiché si avvicina Hallowen e io, forse, sarò in altre faccende affaccendato, vi
anticipo il mio raccontino per questa festa inutile e anacronistica (ormai ci vuol ben altro a metterci paura! Magari una bolletta del gas...).
È un racconto datato, ormai ho smesso di andare in giro col panama bianco e il sigaro in bocca dandomi arie di scrittore dannato e squattrinato.
Ora sono rimasto solo dannato e squattrinato.

 

Dolcettoscherzetto?

(dove c'è chi scherza e chi fa sul serio - urca se fa sul serio!)


- Arghhhh - urlò il ragazzino comparendo da dietro l'angolo travestito da cardinale Ratzinger.

Lello, che stava entrando di corsa nei bagni della stazione, rimase impietrito e sentì qualcosa di caldo scendergli lungo le cosce e i polpacci e poi giù giù fin dentro le adidas nuove arancioni e nere.
- Che schifo! - urlò la donna delle pulizie col mocio in mano, guardando la pozza gialla ai piedi di Lello. - Ma proprio qua dentro dovete venire a fare queste porcherie? Tu, non potevi fare il dolcettoscherzetto come tutti? E tu, deficiente, manco avessi 2 anni, che ti pisci addosso!
Lello rimase ancora qualche secondo immobile, poi fissando il ragazzino negli occhi mise la mano sotto la giacca, torcendo il braccio dietro la schiena, tirò fuori qualcosa di compatto e lucente, lo puntò contro di lui girandolo di 90 gradi e tirò il grilletto.
Una, due, tre volte: pam! pam! pam!
Il ragazzino (che visto col senno di poi in effetti avrebbe fatto meglio a fare dolcettoscherzetto) voleva capire cosa stesse succedendo, ma ebbe solo il tempo di vedere il pavimento avvicinarsi a velocità supersonica al suo naso e poi più nulla.
- Che schifo! - urlò la donna delle pulizie, guardando la pozza rossa mischiarsi con quella gialla. - Che serata di m***a! Altro che Halloween, qui c'è solo da lavorare!
E andò a riempire il secchio d'acqua e candeggina.

Fine

 

venerdì 26 agosto 2022

Di scuola, influencer e Dante Alighieri

John William Hennessy, The Pride of Dijon, 1879

Ragazzo viene pestato e mandato in rianimazione per uno scambio di persona.
La mia domanda è solo una, e non riguarda direttamente il fatto che è successo: perché una bambina di 15 anni ha una pagina social dove chatta tranquillamente con chiunque? Mi vengono in mente le parole di Dante Alighieri che iniziava la sua opera più conosciuta così: "Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita."
Ed è proprio così: quando smarrisci la 'diritta via', ti ritrovi sempre in una selva oscura, in un posto dove non sai cosa fare e allora vai a destra e a manca senza una meta chiara, col pericolo di cadere in ogni tranello che la selva (il mondo) ti pone davanti.
Naturalmente la domanda conseguente è: chi dovrebbe far conoscere ad una bambina di quindici anni la 'diritta via'? Non certo un influencer, qualcuno su TikTok o Istagram... E il cerchio si chiude. 
 
A proposito di influencer: tre influencer beccati ad aver evaso il fisco. Fare il furbo non sempre paga (in tutti i sensi!) ma loro ci hanno provato. Tuttavia mi viene da pensare che se c'è uno che ti paga in nero, sta rubando anche lui alla collettività. Non è moralismo: è la legge. È vero che l'evasione fiscale non si combatte (solo) con la finanza fuori dai negozi o dagi studi dei professionisti, ma in una società dove: fatta la legge, trovato l'inganno; e poiché non possiamo sempre ragionare coi massimi sistemi (perché la vita è fatta di cose spicciole prima che di discussioni metafisiche), non vedo male controlli a tappeto ogni tanto. Perché se evado 10 centesimi o cento euro o un milione di euro cambia la cifra, non il principio. E se oggi evado 10 centesimi (perché non faccio uno scontrino) e non mi capita niente, fare il salto ai cento euro o al milione è un attimo.
 
In campagna elettorale (dove si dice sempre tutto e il contrario di tutto: se io dico A il mio avversario dice B; è automatico) ci sono di quelli che vogliono portare l'obbligo scolastico a 18 anni. Io sono d'accordo perché, come diceva Gesualdo Bufalino, la "mafia sarà sconfitta da un esercito di maestri", e l'attuale società ha una struttura e uno sviluppo non molto diversi da quelli della mafia: nessuno di certo ti viene a puntare una pistola alla tempia se non compri quel prodotto, ma ti dimostro, e lo dico a tutti, che se non lo fai non sei nessuno, perché non assomigli al calciatore/sportivo/cantante che ne fa la pubblicità.
Quindi andare obbligatoriamente a scuola ancora per un paio d'anni, non fa male a nessuno, anzi! Poi che la scuola funzioni o no, è un altro discorso.
 
 

giovedì 18 agosto 2022

In Calabria arrivano i nostri!

La Calabria e i medici
Questa è la Calabria!

Questo perché non ci sono medici per la grave carenza degli stessi negli ospedali. 
Il governatore fa sapere che sono stati fatti "numerosi bandi che sono «andati deserti» poiché il sistema sanitario della ragione «è poco attrattivo». Praticamente: nessuno medico vuole andare a lavorare in Calabria.
Due riflessioni.
Una sul fatto che tutti schifano la Calabria, tranne quando devono andarci in vacanza. È vero (e lo dico da calabrese) che spesso vivere in Calabria è difficile, che non tutti i servizi sono a portata di mano ed efficienti, ma qui siamo al cane che si morde la coda: non ci sono medici perché... nessuno vuol fare il medico in Calabria. Quindi non se ne esce. Mi chiedo solo che fine fanno, o hanno fatto, i giovani calabresi laureati in medicina.
Seconda riflessione: mancano i medici (almeno in Calabria, ma la recente pandemia ha visto arrivare medici e infermieri dall'estero in tutte le regioni d'Italia), ma l'accesso alla facoltà di Medicina è a numero chiuso. Forse qualcuno, che può e deve, ha bisogno di farsi qualche domanda.
 
Legalizzare la cannabis 
Gherardo Colombo, ex magistrato, sulle pagine del giornale Domani, dice che bisogna legalizzare la cannabis per alleggerire le carceri.
La questione della legalizzazione delle droghe leggere è complessa e non l'affronterò certo qui.
Colombo parte dal presupposto, giusto, che al centro della nostra Costituzione c'è la libertà dell'individuo; io penso tuttavia che la collettività (leggi: lo Stato) debba comunque proteggere il singolo da ciò che può arrecargli danno. Ma qui scattano le antediluviane discussioni prima filosofiche e poi politiche anzitutto su cosa debba essere al centro della vita sociale: l'individuo o la collettività?; e, in seconda battuta, sulla nocività o meno delle cosiddette 'droghe leggere'. Di sicuro io non ho le competenze per dare una risposta. Ma pongo la domanda a chiunque voglia esporre la propria idea.
Mi soffermo inoltre solo sul fatto che la motivazione della legalizzazione sarebbe quella di alleggerire le carceri. Allora perché non depenalizzare anche altri reati? Ma, soprattutto: a cosa porterebbe la depenalizzazione di altri reati? Resterebbero sempre reati? La collettività conserverebbe ancora la percezione che quelle azioni sono proibite, che destabilizzano la convienza civile?
Non sarebbe allora meglio riformare il sistema carcerario dal momento in cui la persona ci entra e fino al suo reinserimento nella società? 
So' di aver scoperto l'acqua calda, ma anche di queste cose bisognerebbe discutere a partire da giornali e social, non solo del divorzio tra Ilary e Francesco. Perché ognuno di noi vive quotidianamente sui social dove certi temi, se non ti toccano direttamente, nessuno te li mette sotto il naso. 
Perché, come diceva Primo Levi: “Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario.”
Ma questo è un altro, dolente, discorso.

mercoledì 17 agosto 2022

Ci riprovo

Mi si nota di più se...
Se non ricordate questa frase non proseguite oltre.
Non siete il pubblico che cerco.
Se invece siete ancora qui vi dico che tra tutti i blog che ho avuto in questi 13-14 anni ho scelto questo per riprendere a bloggare.
Perché l'ho scelto?
Non so, forse per il titolo: "Cronache Generaliste", perché voglio provare a raccontare ciò che accade in giro per il mondo attraverso le notizie di cronaca trovate in rete e postillate da un piccolo commento, magari anche estemporaneo.
Non sarà un posto dove trovare l'ultima notizia o lo scoop, ma il luogo dove leggere le notizie che leggo anch'io (con tutto quello che questo significa).
Poi ci saranno altre cose, ma verranno dopo, anzi nel frattempo.
Penso però che la cosa migliore sia quella di aspettare il prossimo post per avere un'idea di quello che voglio fare. 
Comunque, non era questo che volevo scrivere come post di riapertura.
Non cominciamo per niente bene... 
 
(Ho lasciato solo alcuni post dal 'vecchio' Cronache Generaliste, per il resto ho fatto piazza pulita perché non mi rappresentavano più.)